Tempo di lettura: 4 minuti Difficoltà: Advanced
30 Gennaio 2023
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È insita nella natura umana la necessità di condividere con gli altri, accettando la fatica e il piacere della diversità nelle relazioni interpersonali; ed ecco come il dare e ricevere feedback sul proprio operato, da e verso i colleghi, i superiori e i collaboratori, è ciò di cui oggi abbiamo tutti un estremo bisogno.

 

Cos’è propriamente il “feedback”?

 

È lo strumento fondamentale per aiutare gli altri (colleghi/collaboratori/superiori) a modificare le proprie modalità comportamentali e di apprendimento; è uno strumento finalizzato ad offrire agli interlocutori informazioni sui loro comportamenti (“il come”), sui risultati (“il cosa”), quindi ci aiuta a rafforzare i comportamenti utili/efficaci e a ridurre quelli inefficaci.

 

Un feedback è costruttivo se:

  • è finalizzato alla crescita dell’individuo
  • è positivo ma anche negativo
  • è contestuale o quantomeno tempestivo
  • evidenzia fatti e comportamenti oggettivi e rilevanti
  • evidenzia il gap comportamentale (aspettativa vs. azione osservata)
  • stimola una riflessione
  • e non dimentichiamo che deve essere autorizzato dall’altra persona

 

 

Ma come faccio a dare un feedback davvero costruttivo a qualcuno?

 

Il feedback è uno strumento di comunicazione essenziale nella vita lavorativa, così come nella sfera privata, proprio perché serve ad aiutare l’altro a comprendere cosa abbiamo osservato.

Non si tratta solo di imparare a dire “qualcosa di apparentemente scomodo” nel modo giusto, ma anche di mostrare riconoscenza per il duro lavoro di ognuno.

 

Affinché un feedback riveli le migliori intenzioni, non dimentichiamo mai di:

  • guardare negli occhi il nostro interlocutore
  • dichiarare a noi stessi e all’altro lo scopo costruttivo del feedback
  • iniziare dai comportamenti positivi
  • descrivere il comportamento senza giudicare (anche se può sembrare molto difficile a volte)
  • illustrare i risultati del comportamento agito
  • suggerire un comportamento alternativo positivo
  • coinvolgere l’interlocutore nella ricerca di soluzioni
  • domandare se l’altro ha bisogno di spiegazioni
  • chiedere all’altro se si trova d’accordo con ciò che stiamo dicendo

 

 

Come abbiamo fatto del Feedback il nostro manifesto interno.

 

Il Progetto Parliamoci Chiaro, in collaborazione con i formatori di Change Project, è stato un’esperienza nella quale l’azienda e le Risorse Umane hanno creduto molto; un’espressione di pragmaticità e di desiderio di migliorarci sempre.

 

Quando abbiamo pensato a questo progetto, l’obiettivo che ci siamo dati è stato cercare di  perfezionare la gestione della comunicazione e delle relazioni interne. Era un bisogno sentito da molti di noi, ed abbiamo voluto dargli forma.

Lo abbiamo definito un viaggio, un percorso in cui ci siamo messi in gioco e abbiamo provato ad ascoltare di più, e soprattutto meglio. Abbiamo lavorato intensamente sul feedback, arrivando a inglobarlo nella nostra cultura aziendale.

Inoltre, i nostri manager hanno lavorato anche sulla leadership e su altri elementi essenziali per comunicare e creare relazioni funzionali.

 

Adesso, continuiamo ad imparare facendolo. Alleniamoci ogni giorno a dare e richiedere feedback costruttivi ai nostri manager, ai colleghi, e ai collaboratori, in modo che il nostro viaggio possa continuare.

 

feedback costruttivo

 

Ecco cosa sancisce la nostra cultura interna del feedback:

  • L’azienda promuove la cultura del feedback come strumento di crescita finalizzato ad individuare aree forti e aree di miglioramento
  • Ci impegniamo a offrire i nostri feedback quando necessario, al di là dei momenti ufficiali istituiti per la valutazione della performance, ma comunque sempre all’interno di spazi protetti e momenti adeguati
  • Promuoviamo il feedback positivo
  • Ci mostriamo aperti a ricevere feedback e a chiederli a tutti coloro che possono aiutarci nel nostro percorso di crescita
  • Il feedback è gradito a ogni livello
  • Garantiamo una modalità di restituzione del feedback di persona, nei momenti e negli spazi che predispongono all’ascolto reciproco

 

Infine, ci diciamo che è meglio che ognuno si faccia i feedback suoi: è fondamentale non divulgare il feedback a terze persone.

 

Cerchiamo sempre persone che vogliano unirsi a noi e alla nostra visione.

 

 

 

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